CADUTI 2018



Gianfranco Toso

54 anni, appartenente Scuola di Alpinismo CAI sezione di PADOVA. Disperso sul Breithorn dall’8 luglio 2017.

Così lo ricordano gli amici:

“Gianfranco” per i suoi familiari, “Prof” per i suoi studenti, “Signor amministratore” per i suoi clienti, “il conte” per chiunque incontrasse la sua signorilità, “GF” per tutti gli amici. Questo alpinista dai mille volti aveva un’enorme passione per la montagna che sapeva trasmettere  a tutti con l’esperienza di un maestro e l’entusiasmo di un bambino.  Un fuoco, una pulsione, come li definiva lui, che lo portava su cime sempre più alte su ghiacciai immensi.  Non era lui a scalare, la montagna lo aveva scelto, la montagna gli era salita nel cuore.  Quando rientrava a casa e svuotava lo zaino aveva l’anima piena.  L’universo verticale lo ha aiutato a sfidare i suoi cieli neri legati alla quotidianità, rendendolo un uomo migliore.  

Noi Ti ricordiamo con il tuo sorriso soddisfatto, pieno di luce e di sogni, un cristallo di ghiaccio luminoso sul Breithorn.

Il nostro amore per te ci ha resi tutti migliori, grazie GF 

I tuoi amici.



Doriano Bosonetto

Nato il 05 agosto1956, mancato all’affetto dei suoi cari il 29 marzo 2018.

Così lo ricordano i suoi familiari:

Socio della Sezione CAI di Verrès dal 1978, hai amato e frequentato le tue montagne sia in solitaria che in gruppo. Sei sempre stato disponibile per le manifestazioni organizzate dal sodalizio, in particolare per l’incontro dell’amicizia tra le genti del Monte Rosa, senza mai sottolineare il tuo lavoro. Il tuo amore per la montagna lo hai manifestato anche con le tue ultime volontà e le tue ceneri riposeranno sul Mont Glacier.

Ci piace pensare, che tu sia solo nascosto……sarai sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori fino all’ultimo dei nostri respiri.

Ciao papà.



Altre vittime della montagna

Un alpinista belga precipitato dalla cresta del Lyskamm il 15 luglio 2017.

Due giovani alpinisti tedeschi, un ragazzo e una ragazza – Lukas Wien di 23 anni e Nele Wehner di 21, entrambi studenti di Medicina, precipitati dalla cresta Sella al Liskamm il 26 agosto 2017.

Una donna di nazionalità russa dispersa nella zona del ghiaccio del Lys, sul versante sud del Monte Rosa, il 28 aprile 2018.

Un 17enne di origine giapponese, abitante nel Canton Zurigo, precipitato in un profondo crepaccio a 3200 metri di quota nel Grenzgletscher, sopra la capanna Monte Rosa l’11 maggio 2018.



La morte non è niente

La morte non è niente. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.

Sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
C’è una continuità che non si spezza.
Cos’è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!

Henry Scott Holland