Auguri per la Santa Pasuqa
Carissimi amici della Cappellina della Madonna dei ghiacciai, vi raggiungo con queste poche righe per una augurio pasquale. La S. Pasqua ormai alle porte ci ricorda che la morte (in questo periodo ne abbiamo viste e vissute tante) non è l’ultima parola sulla nostra vita. La Risurrezione di Gesù ci offre la certezza di una vita oltre la morte che illumina già oggi la nostra vita e la riempie di speranza se la affidiamo a Dio. Pensando a questo periodo di pandemia e cercando di viverlo con uno sguardo di fede ed un atteggiamento di speranza ed ottimismo mi è tornato alla mente un episodio raccontato da Mons. Tonino Bello, vescovo di Molfetta:
“Nel Duomo vecchio di Molfetta c’è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria. La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito. Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non so quella di Cristo….
…Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce. C’è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. “Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra… …Coraggio, fratello che soffri. Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.”
Non soffermiamo il nostro sguardo solamente sul tempo presente. Facciamo “memoria” di tutto il bene che abbiamo ricevuto, di tutte le cose belle vissute e consideriamo questo periodo una “collocazione provvisoria” della nostra vita facendo tesoro degli insegnamenti che ci possono derivare da questa “crisi mondiale” e cerchiamo di “uscirne migliori”! Facciamoci solidali gli uni con gli altri, sentiamoci uniti perché “insieme la gioia si moltiplica ed il dolore si divide”. A tutti ed a ciascuno giunga un caro augurio di una SANTA PASQUA di resurrezione con la speranza che quest’anno si possa celebrare la S. Messa in suffragio dei vostri cari caduti in montagna sabato 7 agosto.
Il Signore vi benedica e vi custodisca in salute.
Con stima e riconoscenza.
Con stima e riconoscenza,
don Vincenzo Caccia
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