1968 – Fedeltà al 5 agosto
5 agosto 1968
Quest’anno partecipiamo al grave lutto che ha colpito il gruppo delle Guide e Portatori di Alagna con la morte del loro capo Felice Giordano di Alagna, mentre dirigeva le operazioni di ricupero della salma dell’alpinista Heinz Gallmetzer di Insbruk caduto in un crepaccio il 30 aprile 1968.
Felice Giordano, 54 anni, Alagnese, Capo Guida e Capo Soccorso Alpino nato nel 1914, deceduto in una operazione di soccorso. Tutta la sua vita fu legata al Monte Rosa come Guida Alpina; gestore delle Capanne Gnifetti e Margherita; Capo del Corpo Guide e Portatori e del Soccorso Alpino. Morì il 30/04/1968 durante l’operazione di soccorso ad un alpinista caduto in un crepaccio; gli fu conferita la medaglia d’argento alla memoria. La rinnovata Capanna del Balmenhorn a quota 4167 mt., porta il suo nome; all’interno, nell’epigrafe, si legge: «Alpinista che qui cerchi riposo / volgi il pensiero a lui / e a tutte le guide alpine / che rendono più facile la tua via / più sicuro il tuo ritorno / innalza una preghiera per Felice Giordano / che ha concluso il cammino sul suo Monte / vicino al cielo e a Dio».
Rimaniamo felicemente sorpresi dall’impatto spirituale che la Cappella ha creato nel mondo degli alpinisti: sono molti i sacedoti già saliti con gruppi di giovani, di alpinisti pellegrini, cominciando dall’8-9 luglio, quando troviamo una lunga serie di firme sul libro dei visitatori, di sacerdoti che hanno celebrato, finché ci fermiamo su un nome che ci illuminerà, don Giancarlo Gariglio, allora vice parroco a Cogne, poi sarà parroco a Gressoney La Trinité, il quale presiederà varie volte la nostra concelebrazione poiché questo è il suo territorio parrocchiale. Ora don Gariglio è parroco a Planavilla (Quart – Aosta) e mi racconta che si ricorda benissimo che quei sacedoti appartenevano alla Convocazione Nazionale dei Preti Alpinisti sul Monte Rosa, organizzata da don Luigi Bianchi, parroco di Gera Lario (CO) e dal C.A.I. di Menaggio con la sponsorizzazione del giornalista Campiotti ed alcune grandi guide alpine come Achille Compagnoni. Di tali convocazioni ce ne furono diverse in quegli anni all’Adamello, al Disgrazia, al Bernina e al Rosa: partecipai anch’io a queste ultime due.
Il Libro dei Visitatori reca 54 firme di sacerdoti, ma indubbiamente sono stati molti di più, dato che alla convocazione suddetta ne parteciparono quasi un centinaio, segno del grande vigore fisico, spirituale, ideale che caratterizzava il clero di quel felice momento storico.
24 luglio 1968.
Pellegrinaggio alla Madonna dei Ghiacciai della Comunità Salesiana “Madonna dei Boschi” di Peveragno.
Dal libro dei Visitatori: 30 dicembre 1968, ultimi visitatori dell’anno scrivono: «Infreddoliti (-17° interno Cappella) e tripudianti. Don Pietro Zanolo e don Giuseppe Capra».
La Cappella nel suo manto invernale: nonostante le abbondantissime precipitazioni che sarebbero di per se in grado di coprirla del tutto, il vento, turbinandole attorno, la mantiene quasi totalmente libera dalla neve è il vantaggio dell’averla costruita su una cresta.
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